Tutti i vantaggi di una scrivania lavoro per uffici e smart-working 

La scrivania lavoro non è soltanto un semplice punto d’appoggio in cui impilare documenti e faldoni. Fra tutti i complementi d’arredo professionali è senz’altro quello che più fa la differenza. Non soltanto per i lavoratori, che necessitano di uno strumento adeguato alla loro attività. Ma è la prima cosa che clienti e visitatori vedranno una volta entrati nell’ufficio: rappresenta un vero e proprio biglietto da visita per comunicare la vision e i valori dell’azienda

Una scrivania da lavoro che si rispetti deve essere sufficientemente grande da poter ospitare PC, device elettronici vari, cartellette e tutto il materiale necessario per svolgere le proprie mansioni in maniera efficace. Passare molte ore in ufficio deve essere piacevole, e sicuramente la confusione non è d’aiuto. Ma non sono gli unici criteri da rispettare. Entriamo quindi nei dettagli, scopriamo quali sono i requisiti da tenere in considerazione e come scegliere la scrivania giusta. 

Scrivania da lavoro a norma di legge: ecco tutti i requisiti da rispettare

Una scrivania, che si tratti di quella dell’ufficio o per la postazione di lavoro casalinga, deve essere scelta con cura e attenzione. Non a caso, esiste una specifica normativa che impone misure precise da rispettare. Innanzitutto, il piano di lavoro deve essere stabile e la sua superficie a basso indice di riflessione, al fine di non affaticare la vista (già stressata dall’uso continuativo di PC o tablet). 

In questo senso, sono da prediligere materiali come legno, metallo o laminati plastici, permeabili e più facili da pulire rispetto a vetro, cristallo o pietra. Per ciò che riguarda le colorazioni, meglio puntare su tonalità tenui e opache. 

L’altezza del piano di lavoro, che sia essa fissa o regolabile, deve essere compresa tra 70 e 80 cm. Deve infatti consentire all’utilizzatore di muovere senza problemi gli arti inferiori, e permettere l’ingresso di sedile e braccioli. Quanto alla profondità, deve assicurare una corretta distanza dallo schermo. 

Ma non è soltanto la scrivania a dover rispettare criteri di funzionalità ed ergonomia. In una postazione di lavoro efficace occorre una seduta comoda, regolabile (sia in altezza che in inclinazione) e preferibilmente girevole. Anch’essa deve essere a norma di legge 81/08.

Operativa o direzionale? Postazione scrivania, ad ogni ufficio il suo modello

Quando il contesto di destinazione della scrivania è un ufficio non aperto al pubblico e adibito esclusivamente all’attività lavorativa, il consiglio è quello di puntare su una scrivania operativa. Si tratta di una soluzione che coniuga funzionalità, ergonomia e prezzi più contenuti. A condizione di trovare una postazione scrivania conveniente, ovviamente. 

Una postazione operativa con scrivania lavoro è caratterizzata da linee minimal e semplici. È generalmente realizzata in legno melaminico, materiale che garantisce robustezza e resistenza nel tempo. Integra ripiani amovibili, cassetti, cassettiere su ruote o con piedini fissi. Per ciò che riguarda le colorazioni c’è l’imbarazzo della scelta: dalle nuance più tenui di bianco, beige e grigio fino alle tonalità più accese del legno (noce, faggio o rovere). 

Le scrivanie operative singole si prestano benissimo ad essere utilizzate anche in uno studio casalingo. Quelle a doppia postazione, invece, sono ideali per gli uffici open space, al fine di incentivare ancora di più il confronto e l’interscambio di idee tra colleghi. Quando la necessità è quella di ottimizzare gli spazi e di sfruttare tutti i centimetri a disposizione nei locali caratterizzati da metrature ridotte il suggerimento è quello di puntare sui modelli ad angolo. 

Postazione ufficio direzionale, cosa cambia

Il discorso cambia quando abbiamo a che fare con un ufficio destinato a chi ricopre ruoli di punta all’interno dell’azienda. In questo caso, occorre scegliere un arredamento direzionale, in grado di comunicare autorevolezza ed eleganza nella postazione ufficio. 

Ciò che differenzia una scrivania direzionale da una operativa è in primo luogo la dimensione. Quella destinata a manager e dirigenti integra allunghi laterali, cassettiere, nonché mobili contenitori e di servizio. Naturalmente, funzionalità ed ergonomia giocano anche in questo caso un ruolo fondamentale, ma bisogna tenere conto anche del fattore estetico.

Le scrivanie direzionali, infatti, sono realizzate con materiali selezionati: legno, vetro, cristallo o acciaio. La vasta gamma cromatica è studiata per accordarsi con ogni stile d’arredamento. Proprio perché sono poste a diretto contatto con collaboratori o potenziali clienti devono essere curate nei minimi particolari. 

Qualche consiglio di stile in più sulle scrivanie da ufficio

Insomma, la scrivania lavoro è un elemento imprescindibile sia in ufficio che a casa. Per stimolare la creatività di chi la utilizza è buona abitudine avere un occhio di riguardo anche nei confronti del design e degli accessori da aggiungervi. Infatti, più la scrivania è funzionale e d’ispirazione per chi la utilizza, più potrà essere uno strumento attivo.

Indispensabili sono, ad esempio, i supporti per monitor e stampanti, ma anche i tappetini da tavolo, in quanto permettono al mouse di funzionare ovunque. Portadocumenti, organizer o portalettere sono preziosi per riporre tutta la documentazione cartacea. Infine, per avere sempre una corretta illuminazione, una lampada che attenui la luce del monitor è essenziale.